Camper Elnagh

Elnagh è uno dei più importanti e storici produttori di camper in Italia, la nascita dell’azienda risale al 1946 a Milano. L’ingegner Lodovico Ghezzi fonda la “Costruzioni Motomeccaniche Ing. L. Ghezzi – C.M.G.” L’azienda nasce attorno ad un brevetto dell’ ing. Ghezzi: la forcella elastica “Superflex” per biciclette a motore. Nel marzo del 1950, la denominazione dell’azienda cambia in “Elnagh Elettromeccanica Ghezzi”.

Storia camper Elnagh

Gli anni 60 iniziano con un nuovo trasloco, questa volta nell’hinterland milanese, a Zibido San Giacomo.

Il boom economico è nell’aria, questo si traduce in una maggiore attenzione al tempo libero e allo svago, cominciano a circolare le prime caravan.
Nonostante Elnagh si avvicini alla produzione di questi veicoli in tono minore, su richiesta esplicita di alcuni clienti, ancora una volta le basta poco per rendersi conto delle potenzialità del nascente mercato, per cui ben presto inizia un’attività di progettazione, concentrata soprattutto sugli aspetti tecnici.

Tra questi, il punto sul quale si focalizza l’attenzione sono i freni, per i quali viene adottata una soluzione in via di diffusione negli Stati Uniti: i freni elettromagnetici.

Elnagh ottiene da Kelsey Hayes, il più importante produttore americano, la possibilità di realizzarli su licenza, fatti salvi alcuni componenti importati direttamente.

Alla base del funzionamento di questo particolare tipo di freni, c’è un interruttore inerziale (costituito da capsule di mercurio) in grado di modulare, sulla base del rallentamento indotto dal veicolo traente, la corrente degli elettromagneti che agiscono sulle masse frenanti.

La prima produzione è di 30 esemplari di un unico modello, ma nel 1964 è già di 120 e di una gamma comprendente tre versioni.

A partire dal 1965, l’azienda si concentra sulle caravan, vendendo tutte le altre attività, e subito entra tra i leader di mercato in Italia e in Europa.
Il definitivo successo è sancito da una “Prova su strada” della rivista Quattroruote del modello “430 Super”: i risultati della prova sono lusinghieri sotto tutti i profili, dal comfort alla tenuta di strada.

Nel 1966 viene inaugurato nei pressi dello stabilimento un grande salone di esposizione aperto anche alla domenica, che ben presto diventa il punto di ritrovo di numerosi appassionati.
Sempre in quest’anno Elnagh inizia la pubblicazione di “Andiamo”, una rivista dedicata a possessori ed entusiasti delle caravan Elnagh.

Il piatto forte della rivista è rappresentato dai resoconti di viaggi effettuati con le caravan Elnagh. Tra i più interessanti sono da citare i raid della famiglia Filippini in Medio Oriente e nel deserto del Sahara; la spedizione scientifica Cavalli-Sforza; il periplo dellAfrica (11 mesi e 55.000 km) effettuato da Franco Ostuni con la propria famiglia. Ma forse l’avventura, perché di avventura si tratta, più eclatante e curiosa è quella di due studenti di Alessandria, Ferruccio Abbiati e Marco Pilati che con la piccola “320 Record” trainata da una Land Rover partono alla volta di Katmandu.

Il resoconto è tutto un susseguirsi di episodi a volte simpatici, a volte preoccupanti, sempre vissuti e superati con ottimismo ed ironia.

Ma il vero colpo di scena accade una volta giunti alla meta: il Dalai Lama si innamora della piccola Elnagh, nella quale vuole installare un centro di meditazione viaggiante.
L’affare è fatto: la “320 Record” resta a Katmandu e i due amici rientrano in Italia in aereo.
Nel 1968 nasce l’Elnagh Club, il cui primo raduno ha luogo a Gressoney durante le vacanze natalizie.

La gamma Elnagh nel 1971 è composta da 6 modelli, e la produzione, grazie a linee produttive all’avanguardia, raggiunge i 18/20 veicoli al giorno; Elnagh si contende con un altro costruttore il titolo di leader nazionale.

A partire dalla seconda metà degli anni 70 inizia il calo della domanda di caravan, causato dall’aumento del traffico stradale e dalla scarsa disponibilità di camping attrezzati. Comincia invece a delinearsi un interesse per veicoli da campeggio motorizzati: autocaravan e motorhomes.

Ancora una volta Elnagh è rapidissima a fiutare l’aria, e ancora una volta l’ispirazione viene dagli Stati Uniti. I primi veicoli vengono esposti nel 1977 al caravan Europa di Torino, si tratta di una gamma composta di quattro modelli: il “Briscola 350”, il “Poker 325”, il “Black Jack 375” e il “Baccarà 430”.

Il successo è immediato, oltre le più ottimistiche previsioni. Nel 1980 viene presentato il primo modello di motorhome “integrale”, ovvero ottenuto a partire da un telaio nudo, anziché cabinato come negli autocaravan.

I vantaggi sono evidenti sia in termini di abitabilità, grazie alle poltrone anteriori che possono ruotare verso l’interno creando un vero e proprio salotto, sia in termini di aerodinamicità, grazie all’assenza della mansarda sopra alla cabina di guida. Inizia una proficua collaborazione con i principali costruttori di autotelai per produrre veicoli sempre più in linea con le esigenze di un pubblico in continua evoluzione.

Elnagh affronta i cambiamenti degli anni 80 investendo nel rinnovamento delle tecnologie produttive.
L’obiettivo è naturalmente il raggiungimento dei più elevati livelli qualitativi, congiuntamente ad una riduzione dei costi e ad una razionalizzazione delle linee di montaggio.



Le carte giocate dalla Elnagh sono l’impiego di macchine a controllo numerico, e la realizzazione di un reparto per lo stampaggio di materiali plastici.
A questi si affianca un reparto per le verifiche della sicurezza dei veicoli, necessarie per ottenere tutte le omologazioni internazionali.

Infine, come più recente pietra miliare di questo percorso verso la qualità totale, viene realizzato uno stabilimento completamente dedicato alla produzione di pareti, tetti e pavimenti.
Ogni fase della lavorazione è assistita da strumenti computerizzati, in grado di garantire livelli di qualità impensabili con la tradizionale lavorazione manuale.



Questa tensione verso la qualità totale ha portato grandi riconoscimenti dai mercati esteri, tanto che attualmente l’esportazione assorbe circa il 40% della produzione.

Nel 2000 Elnagh entra a far parte del Gruppo SEA, Società Europea Autocaravan, gruppo composto dai marchi Mobilvetta Design e McLouis.

Con l’ingresso di Elnagh all’interno del Gruppo Sea, l’ampliamento del potenziale produttivo ha permesso al marchio di investire in sviluppo e ricerca, ottenendo risultati eccellenti in termini di rapporto qualità/prezzo. Rinnovando il design, sviluppando una logica più razionale dello spazio, inserendo meccaniche sempre più innovative e sicure. La gamma dei modelli per questo motivo ha permesso di soddisfare sempre di più le diverse richieste del pubblico. Il gruppo diventa primo produttore di Camper in Italia e terzo in Europa. Viene chiuso lo stabilimento Lombardo e la produzione è concentrata in Toscana.

Nel 2013 la SEA è entrata a far parte del gruppo TRIGANO società Francese quotata alla borsa di Parigi; primo gruppo industriale in Europa.

Fonte storia sito storico elnagh.com

One thought on “Camper Elnagh

  1. Un grande ing. Ghezzi Lodovico che ha dato lustro alla creatività e operosità di una Italia che purtroppo non ha saputo cogliere le sfide che il tempo richiede

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